top of page

🔢 Difficoltà nei problemi aritimetici 🔢

Immagine del redattore: Virginia MartiniVirginia Martini


Le motivazioni possono essere diverse e altrettanto diverse saranno le modalità per fronteggiare la difficoltà. Nonostante non venga riconosciuto come vero e proprio disturbo il suo impatto nella resa scolastica e nella percezione del bambino di sentirsi capace è molto importante, quindi di seguito trovate una "breve" ( ) panoramica della questione.

Ecco alcune possibili spiegazioni: • Il processo di lettura non è ancora completamente automatizzato e richiede molte risorse cognitive (praticamente quando ci "sforziamo" in un compito abbastanza difficile con la sensazione di "spremersi le meningi"). Può accadere in un quadro di dislessia o in un ritardo dell'acquisizione della lettura. La comprensione non viene intaccata se a leggere è un'altra persona, quindi il bambino non dovrebbe avere difficoltà a svolgere correttamente il resto.

○ Difficoltà del bambino nel cogliere gli elementi importanti e distinguerli da quelli non rilevanti all'interno del testo. Serve un lavoro focalizzato sulla necessità di selezionare nel testo gli elementi utili, aiutando il ragionamento logico supportato da una stesura dei dati e lavorando sulla metacognizione.

● Applicazione rigida di una regola appresa o dell'utilizzo delle parole chiave per la risoluzione del problema, senza un ragionamento logico adeguato alle richieste del problema. incentivare l'uso flessibile delle parole chiave, agevolando il ragionamento e anticipando al bambino la possibilità che una parola non corrisponda per forza ad una specifica operazione.

□ Difficoltà nell'organizzazione dei calcoli da svolgere, soprattutto se presenti più calcoli da fare in sequenza. Risulta difficile segmentare il problema in piccoli step da risolvere per arrivare al risultato finale. Aiuto nella suddivisione del problema in più parti, a partire dal testo per lo sviluppo dei sotto obiettivi necessari alla risoluzione finale.

■ Difficoltà nel calcolo vero e proprio, con errori di trascrizione, di incolonnameno o di conteggio. Spesso si riscontra nei quadri di discalculia. Utilizzo degli strumenti compensativi per evitare errori di calcolo, guide per il corretto incolonnamento e dispensa dalla copia del testo del problema per evitare ripetute trascrizioni tra testo/dati/albero per risultati/calcolo in colonna. Riducendo questo si riduce il rischio di errore.

♤ Sensazione paralizzante di non riuscire a risolvere il problema, che viene visto come troppo difficile, tanto da scoraggiare anche solo il tentativo di risoluzione. Questo è un tipo di lavoro che va oltre l'uso di strumenti e accorgimenti. Si incentra sulla percezione di capacità del bambino di fronteggiare una difficoltà, sulle aspettative, sulla percezione che gli altri lo valuteranno per il risultato che andrà ad ottenere.

Nella mia esperienza e non solo in questo ambito, lasciar provare, fallire, correggersi e riprovare in un clima non giudicante, dove il voto lascia il tempo che trova, dove la penna rossa serve solo a far vedere bene il titolo e insieme si legge e si commenta per poi magari correggere, aiuta in breve tempo il bambino a sperimentarsi matematico, a sentirsi capace e soddisfatto di essere arrivato alla fine. Magari non tutto di un fiato, ma da solo, sulle proprie gambe.

コメント


Studio di Psicologia

Contatti

Seguimi su

  • Instagram
  • Whatsapp
  • Linkedin
  • Facebook

+39 3389378046

©2020 di Pisa (PI). Creato con Wix.com

bottom of page