
Dico: <<matematica!>>... a quanti è salito un brividino lungo la schiena? Anche da adulti, magari affermati e con un bel lavoro può succedere di sognarsi ancora le interrogazioni (umiliazioni?) di matematica. Un incubo.
L'ansia che scatena la matematica è un problema serio, può generare vero e proprio malessere fisico e rischia anche di dare origine a quel circolo vizioso per cui la eviti il più possibile, non apprendi, incrementi l'ansia e non riesci ad ottenere risultati soddisfacenti. Questo può succedere a chiunque e in qualunque momento dello studio. Il fulcro è riuscire a spezzare il circolo vizioso per invertire la tendenza ad autoalimentare la paura legata alla matematica.
BUONA NOTIZIA: ci possiamo lavorare
L'ansia in un bambino che presenta anche il DSAp relativo all'aritmentica, cioè la DISCALCULIA, rende più complesso il percorso. Prima di tutto si deve arrivare alla diagnosi, che può avvenire solo a partire dal 3° anno della scuola primaria e dopo un potenziamento che non ha dato frutti. Si deve poi fare i conti con una difficoltà che può toccare il conteggio, la risoluzione di calcoli, la rappresentazione mentale dei numeri, l'enumerazione. Il rendere quindi automatici tutti quei processi aritmetici che vengono appresi nei primi anni di scolarizzazione.
ALTRA BUONA NOTIZIA: Possiamo lavorare anche su questo! E molto. Ottenere ottimi risultati grazie anche agli strumenti compensativi e guadagnare punti sull'autostima, interrompere il circolo vizioso dell'ansia da matematica e rasserenare gli animi di famiglia e insegnanti (mettiamoci anche una grande soddisfazione per chi riesce ad aiutare in questo percorso il bambino, IMPAGABILE )
Prossimo post: la difficoltà nella risoluzione dei problemi. Un argomento spinoso ma importante.
Comments